mercoledì 29 agosto 2012

Un post per Gavagai


Termine utilizzato la prima volta dal celebre critico musicale Lester Bangs per definire un concerto a cui seccava partecipare, ma che doveva recensire lo stesso.

In letteratura per post si intende qualcosa di molto intricato e poco limpido come la narrativa di Don DeLillo, Kurt Vonnegut e James Ballard, di solito il motto di questi autori era: poche idee ma post-fuse.

In altri casi il termine post può indicare un foglio di carta giallo paglierino di forma quadrata (da non confondere col ritter sport al cicciolato bianco e nocciole) attaccabile che si vede spesso appeso nelle sit-com americane progressiste come Casa Keaton e  I Robinson.

In musica poi il post indica sempre qualcosa di sommario, irrisolto ed evanescente. Uno dei massimi esponenti di questa accozzaglia di suoni e frastuoni è Lee Ranaldo dei Sonic Youth. In epoca recente il significato della parola post si è poi esteso al mondo del web e con la diffusione di blogger e dei social network come facebook, per post si intende un componimento breve scritto in minuscolo dove si espongono idee, pensieri, frasi, citazioni e Impressioni di Settembre, anche se siamo ancora in Agosto.

Un post può anche essere applicato, dopo aver fatto tanta bisboccia in una notte brava. Si indica a volte una sveglia molto traumatica in cui non ci si ricorda quasi niente, tranne il fatto di avere un tatuaggio nuovo con scritto:- la prossima volta staremo più attenti al post sbronza.


(Parzialmente pubblicato sul quotidiano "Calabria Ora")

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