sabato 7 dicembre 2019

Tom Waits: 70 anni al servizio dell'arte

Tom Waits: 70 anni spesi al servizio dell’arte

Esiste un solo vero motivo per continuare a scrivere canzoni. E’ come ha detto Miles Davis. Perché sei stanco di quelle vecchie.  
(Tom Waits)

Ci sono in giro molte leggende metropolitane su Tom Waits, alcune di queste sono state messe in circolazione da lui stesso, come quella che riguarda la sua nascita, avvenuta dentro un taxi.

Tom Waits è il menestrello per eccellenza dell’America underground. Da sempre schierato verso il wrong side, fra gli orfani dell’opulenta società americana, abitata da reietti e vagabondi e da immaginarie e bizzarre creature, Waits è la coscienza dell’American dream. Con la sua voce sciamanica, gli arrangiamenti imprevedibili, i testi visionari, i ritmi tribali e fangosi, cantore del lato oscuro, della notte, di quella dimensione cavernosa e maledetta che la sua voce incarna in modo consustanziale. L’artista californiano canta con la sua voce roca i perdenti d’America, quei perdenti che nessuno più di lui e di Bruce Springsteen (seppur in maniera differente) hanno saputo celebrare, fuori da ogni retorica, autenticamente.

In Italia Waits è conosciuto anche  per via della sua amicizia con Roberto Benigni, con cui hanno collaborato più volte, come nel film La Tigre e la neve, e per la venerazione che di lui ha un altro grande musicista come Vinicio Capossela. Proprio con Capossela in questi giorni Waits sta dividendo il cartellone di una interessante mostra fotografica ad Alba, Cuneo, devo il fotografo e artista Guido Harari ha presentato il suo nuovo volume edito dalla Tea “Tom Waits. Le fotografie di Guido Harari”. Perché questo importante artista statunitense, oltre ad essere uno tra i più grandi cantastorie d’America è sempre stato un volto interessante. Ne sa qualcosa il regista e fotografo Anton Corbijn che l’ha immortalato con alcuni tra i più apprezzati scatti rock d’autore.

Musicista leggendario, ventidue dischi in studio all’attivo, ha esordito nel 1973 con Closing Time, mentre il cui ultimo lavoro, Bad As Me, è stato salutato dalla critica come un nuovo capolavoro contemporaneo per la sua ricerca timbrica e di destrutturazione del suono, lanciata nel 1983 dallo sperimentale Swordfishtrombones, album a metà strada tra Harry Partch e Captain Beefheart. Come attore ha partecipato a circa trenta film, alcuni lo vedono come coprotagonista, altri con piccole e gustose partecipazioni. Citiamo qualche titolo fondamentale: Dracula di Bram Stoker, Parnassus, Daunbailò, Rusty il selvaggio, America oggi, Cotton Club, La leggenda del re pescatore, Coffee and Cigarettes, Codice Genesi.

Sempre per il cinema ha scritto la colonna sonora del film Un sogno lungo un giorno di Francis Ford Coppola, e di Taxisti di notte dell’amico Jim Jarmush. Per il film di Coppola ha ricevuto la nomination agli oscar per la miglior colonna sonora e adattamento con canzoni originali. Il suo ultimo film, 7 psicopatici, attualmente nelle sale, lo vede al fianco di attori del calibro di Colin Farrell, Christopher Walken, Sam Rockwell e Woody Harrelson. Si tratta di una strampalata commedia che vede al centro della storia alcuni personalità complesse e borderline, tra i quali: uno sceneggiatore che non riesce ad ultimare la stesura del suo nuovo film e che ricerca concentrazione e pace, un attore in declino ladro di cani, un religioso ex-criminale con un passato di violenza, e un gangster a cui è stato rubato il proprio cane. Tutti questi personaggio sono collegati tra loro in un gioco di specchi e di correlazioni.

P.s.

Dopo Seven Psychopaths pellicola del 2012, Tom Waits torna sullo schermo per tre volte. Nel 2018 con The Ballad of Buster Scruggs diretto da Joel ed Ethan Coen, nell'episodio "All Gold Canyon". Nello stesso anno lo troviamo al fianco di Robert Redford nella pellicola The Old Man & the Gun, che rappresenta anche l'ultimo film interpretato dalla star di Hollywood. Nel 2019 Waits è tornato a collaborare ancora con Jim Jarmush  per il film The Dead Don't Die, dove troviamo nel cast, Bill Murray e Iggy Pop, tra gli altri. A livello di produzione musicale invece, si segnalano le collaborazioni con Keith Richards per il brano tradizionale Shenandoah, nel 2013, mentre nel 2016 partecipa al disco God Don’t Never Change: The Songs of Blind Willie Johnson, prodotto da Jeffrey Gaskill con i brani "The Soul of a Man" e "John the Revelator". L'ultima collaborazione risale invece al 2018 con l'incisione del brano "Bella Ciao" (Goodbye Beautiful) per il disco Songs of Resistance 1942-2018 del chitarrista Marc Ribot.

Tom Waits il 7 Dicembre 2019 ha compiuto 70 anni. Happy birthday, Mr. Waits!



(Articolo precedentemente pubblicato sul sito Noigiovani.it)


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