venerdì 18 ottobre 2013

Bruce Springsteen, The River (1980)

Tra la disperazione delle strade di fuoco di Darkness on the edge of town e il vuoto morale e "terreno" di Nebraska, scorre il fiume del songbook springsteeniano. E' un compendio di suoni eterogenei, di ballate, ma anche di brani rock molto tirati, quello che spinge Bruce Springsteen sul monte olimpo del rock. John Lennon denifì Hungry Heart "il migliore singolo di rock 'n' roll dai tempi dei Beatles." 
Tra i grandi estimatori pare ci sia anche il solito Elvis Costello.

In questo lavoro doppio Springsteen realizza una delle migliori sintesi del rock, per contenuti tematici, sound e profondità del messaggio. E' un disco teso, rude, sudato, eppure contiene al suo interno alcuni brani come Drive all night, una lunga ballata dal sapore morrisoniano, Point Black, Indipendence Day, e l'omonima The River. Sono storie di ordinario proletariato, di auto rubate, di incidenti sull'autostrada e di ragazze che restano incinte troppo presto.

Ci si diverte, si ride, si balla, ma con maturità consapevolezza ed impegno. Per l'ultima volta, forse, Springsteen paga il suo debito "definitivo" verso il passato della musica americana. Un capolavoro. Data di uscita 17 ottobre 1980. Tanti auguri, The River!

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